Oggi intorno alle 13.30 ora locale (+4 rispetto all’Italia e non +6 come pensavo) con un volo Jet Airlines siamo atterrati da Nuova Dehli a Kathmandu. Dall’aereo vedere le cime innevate sopra le nuvole e sotto di noi una verde e rigogliosa valle è stata una meravigliosa sorpresa. Kathmandu è tremendamente caotica (pare che oggi fosse tranquilla perché qui c’è uno sciopero contro il governo locale), ma nella sua confusione si respira serenità.
È una città povera, ma le persone sono sorridenti, i colori sono ovunque e gli occhi… Gli occhi della gente raccontano di infiniti e profondi silenzi e ti toccano l’anima, senza scampo.
Abbiamo conosciuto le guide che in questi giorni saranno con noi e con una abbiamo girato in lungo e in largo Durbar Square, dove negli Anni ’70 si radunavano gli hippies per fumare marijuana e dove oggi le persone si incontrano per il gusto di stare insieme. Animali, moto, taxi che suonano ogni secondo il clacson, donne, uomini, bambini, templi tutto parla di una cultura così sorprendentemente diversa dalla nostra.
E tutti suonano le campane, perché è un modo di pregare. Lo facciamo anche noi.
Siamo stanchissimi. Mentre scrivo Mauro si è addormentato. Sotto alla nostra Guest House molto accogliente e familiare alcuni gruppi si esibiscono con musica dal vivo. Tutti parlano del blocco della corrente elettrica, ma la luce c’è e io ne approfitto. Fa caldo, ci sono una trentina di gradi. Questa notte occhi e colori di una città che non si ferma dormiranno con me.
It’s Kathamndu time

2 risposte a “It’s Kathamndu time”
belle le foto… invidia….mangerai benissimo!
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Diciamo che sul mangiare stiamo prendendo le misure… Per il resto direi che è fantastico, in tutti i sensi!
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