Salone OFF Food Topic: a Torino la cucina è protagonista

Se vi serve un motivo in più (in effetti ce ne sono già molti) per cenare da Condividere a Torino, segnatevi queste date: dal 2 maggio al 2 giugno il menu del ristorante guidato da Federico Zanasi si arricchirà di un dessert molto particolare, quello creato in occasione del Salone OFF Food Topic.

Ma andiamo con ordine, e partiamo dall’idea. Ci voleva la mente di una persona che a Torino non è cresciuta per creare un evento capace di fare sistema e mettere insieme il bello a 360 gradi di questa città. Sto parlando di Rosalia Imperato, collega giornalista che da qualche anno ha scelto la città della Mole Antonalliana come sua seconda casa e qui ha deciso di sfidare la sabaudità più autentica con quel guizzo di festosa napoletanità che non disdegna mai le connessioni, anzi le valorizza.

Così è nato poco più di un anno fa il Salone OFF Food Topic, un evento nell’evento che accompagna alcuni dei grandi appuntamenti torinesi attraverso la valorizzazione delle eccellenze gastronomiche locali.

E se in passato il Salone OFF Food Topic, a cui Imperato lavora insieme a un’altra collega, la deliziosa Irene Prandi, ha affiancato eventi come il Torino Film Festival e la mostra del regista Tim Burton al Museo Nazionale del Cinema di Torino o Terra Madre e Salone del Gusto, questa edizione si svolge in occasione di Exposed Torino Foto Festival, il primo festival internazionale di fotografia della città di Torino e ha proprio come chef Guest Federico Zanasi del ristorante Condividere. Zanasi, seguito da altri ristoratori locali, ha dunque accettato di realizzare un piatto in Limited Edition proprio in occasione di Exposed seguendo il tema della fotografia di grandi artisti e viaggiatori contemporanei che sono riusciti a mettere a fuoco attraverso le loro opere “altri mondi e nuovi orizzonti”.

Il piatto che proponiamo per Salone OFF Food Topic all’interno del menu Gran Festival non si ispira a un’artista in particolare – spiega Zanasi – ma abbiamo voluto raccontare la fotografia di viaggio, che dunque mette a fuoco mondi e orizzonti in senso più ampio. Siamo partiti dall’immaginario di viaggio di mio figlio Matteo di undici anni: lo spazio. Abbiamo selezionato quindi un’immagine di un astronauta che approda sulla Luna e da lì guarda la Terra. Il viaggio non è altro che un punto di vista. Può essere dietro l’angolo o su un altro pianeta, ma è il punto di vista da cui si guardano le cose che dà il via al viaggio. Scoperta, avventura, ricerca, talvolta è qualcosa di metaforico. Nel nostro caso un viaggio di sapori fatto di caffè, frutto della passione, cioccolato al latte.” Si tratta infatti di un dolce a strati realizzato con questi ingredienti: un cremino di cioccolato al latte, una bavarese al Passion fruit e un cremoso al caffè su una base croccante: l’ho assaggiato, è da capogiro. Sul dessert è infine stata ricostruita la foto dello sbarco sulla luna proprio per rendere omaggio al viaggio e allo spazio.

E tornando al tema della festosa capacità di valorizzare le collaborazioni (anche e soprattutto in terra sabauda) ecco le tante altre realtà coinvolte con le loro portate Limited Edition nel Salone OFF Food Topic dal 2 maggio al 2 giugno: Eternal Beauty è il nuovo carpaccio di fassona piemontese proposto da Brace Pura; lo chef Johnny Mazzarino gioca con gli ingredienti per riportare nel piatto i colori intensi, vividi, brillanti dell’opera Eternal Beauty dell’artista fotografo Peter Lik. Si ispira alle origini del fotografo e street artist francese JR, nonchè al suo primo grande progetto artistico Portrait of a Generation – una serie di ritratti di teppisti suburbani in formato gigante affissi nei quartieri borghesi di Parigi, New Generation la nuova pizza firmata Margherì: un trancio dai sapori francesi: Rocomandour, asparagi e chutney di fichi. Per rendere omaggio al garbo con cui la fotografa Pia Riverola racconta scene di strada all’interno di ambientazioni quotidiane nasce Fleur, il piatto realizzato da Oinos. Fleur richiama, attraverso un gioco di colori, la scena di un’immagine della Riverola scattata in un mercato di fiori in Messico: un delizioso gazpacho si arricchisce di petali di riso dalle mille sfumature di colore. Confine di Passaparola Bottega Contemporanea si ispira all’artista Lynsey Addario che guarda là dove il mondo distoglie gli occhi portando alla luce le conseguenze della guerra in Paesi come Afghanistan, Iraq, Sudan e Yemen focalizzando il suo obiettivo sulla situazione delle donne e dei bambini. Ecco perché Confine è una pita con pulled lamb, babaganoush, hummus, crème fraîche, pomodori, cipolla e menta.

Con Bolo Chocolate Cake (torta al cioccolato di tradizione brasiliana con ganache al cioccolato, panna al caffè monorigine Brasile e noci di macadamia) Piattini Caffè Vini ha voluto ricordare le immagini del progetto di From These Hands: A Journey Along The Coffee Trail, 62 opere realizzate in 12 diversi Paesi scattate da McCurry nel corso di un viaggio che copre un arco temporale di oltre trent’anni sulle strade del caffè. Si ispira sempre all’artista Pia Riverola e alla sua rappresentazione (in questo caso) della città di Tokyo – con le sue luce al neon e la suggestiva atmosfera di tenebrosi notti piovose – anche il Ramen modenese dello chef Kevin Giovanetti del ristorante Raffaleo: miscelando sapori asiatici a nostrane tradizione culinarie, il Ramen modenese di Raffaleo scompone il ramen originale giapponese spogliandolo di alcuni suoi ingredienti e fondendolo con un’idea di cucina tipicamente italiana. Negli ultimi tre decenni l’artista Michael Yamashita ha intrapreso un lungo viaggio intorno al mondo catturando luoghi e popoli, fotografando ampiamente in Giappone, Cina, sud-est asiatico e India: da qui trae ispirazione Yamashita, il panino in Limit Edition pensato da Van Ver Burger: un pane artigianale biologico farcito con straccetti pulled e bambù brasati e sfumati con sakè, maionese al macha e radice di daikon grattugiata e marinata con zenzero e salsa di soia. Last, buy not least, Bahar, il nuovo gelato di Via Trento Gelato & Caffè (latte di capra, riso, acqua di rose, zafferano e pistacchi) ispirato all’artista iraniana Farnaz Damnabi che racconta le discriminazioni e le accentuate disparità a cui sono soggette le donne del suo paese. Bahar deriva dal persiano bah/buono e a(r)/tempo: buon tempo, primavera, rinascita dunque e questo è l’augurio alle donne iraniane da parte di Via Trento Gelato & Caffè.

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