Immense distese di sabbia bianca, dolci dune che scendono a ridosso di un mare cristallino, una terra arida e rossa che sembra estendersi all’infinito mentre si tuffa a strapiombo nell’oceano. Fuerteventura è così, libera, selvaggia e incontaminata.
Meta di un turismo costante durante tutto l’anno, le temperature medie sono tra i 18° e i 24°, non a caso è scelta da surfisti di tutto il mondo che qui trovano spots ideali dove surfare. E proprio tra le onde dell’arcipelago canariano conosciuto come le Hawaii d’Europa, la libertà si respira a pieni polmoni. Certo bisogna aver voglia di girare senza isolarsi tra le mura di nuovi e rinomati resort che propongono ad una clientela prevalentemente europea dalla talassoterapia a sport come il golf su green da capogiro.
La libertà di Fuerteventura è nell’aria (è possibile praticare kitesurfing o windsurf), nelle onde dell’oceano, nella terra e nel paesaggio uguali ma mai monotoni, negli scoiattoli e nelle capre che vivono su quest’isola di origine vulcanica. Il modo migliore per visitarla è certo quello di affittare una jeep con cui percorrere le tante strade sterrate che la costellano. La capitale è Puerto del Rosario, luogo di passaggio privo di grande interesse. Ma a Fuerteventura i centri urbani, piccoli e disseminati per lo più sulla costa orientale, sono così, senza pretese.
Simbolo dell’isola è la capra Majorero, di cui si contano 32 varietà e da cui si ottiene il famoso formaggio di capra a cui è stata attribuita la denominazione d’origine: il migliore di Spagna è quello di Guriamen. Un buon piatto di mojo e papas (salsa canariana piccante o al prezzemolo con patate) si può gustare a Casa Princess Arminda, caratteristico locale di Betancuria, il più grazioso villaggio dell’isola.
E se nell’interno sarà facile imbattersi in pittoreschi mulini a vento o in coltivazioni di pregiata Aloe vera, il sud conquisterà per le meravigliose Playa de Sotavento de Jandìa e Playa de Barlovento de Jandìa. La costa ovest è la più suggestiva e non a caso, spostandosi verso nord, le baie di El Cotillo sono tra le preferite dei surfisti. Nell’animata Corralejo merita visitare il Parco Naturale con le sue splendide dune e poi prendere il traghetto per la vicina Lanzarote, dichiarata riserva della biosfera dall’Unesco. Qui si potranno assaggiare la Malvasia prodotta sulle pendici vulcaniche dell’isola nella Bodegas El Grifo e la carne cotta su un barbecue alimentato da un vulcano al Restaurante del Diablo nelle Montagne di Fuoco, all’interno del Timanfaya National Park.