Moon Walking

Partiamo da Jomoson carichi di adrenalina lasciandoci alle spalle l’ultimo baluardo di civiltà. Il sentiero e la strada si snodano lungo una valle enorme e deserta. Chilometri e chilometri senza un albero e con un panorama lunare. Incontriamo solamente alcune jeep che viaggiano suonando il clacson nel nulla (comme d’abitude) inondandoci di polvere, qualche mulo e altri trekker. Il panorama è stupefacente, il silenzio ovunque, si sente solo il vento che da queste parti soffia forte quasi tutto il giorno. In fondo al vallone attraversato da un fiume, contro la montagna fanno capolino tre piccole stupa di colore diverso e ci fermiamo li vicino per riposarci un attimo e rifocillarci. Camminiamo per quasi due ore nel nulla prima di arrivare ad un piccolo villaggio: ci accorgiamo della sua vicinanza dalla presenza di qualche albero e di un pò di verde che sembra comparire per miracolo. In lontananza si profila finalmente la nostra meta: Kagbeni a 2800 metri di altezza. La precedono verdissimi orti e un panorama mozzafiato. Mauro come sempre è in prima linea e stupito ci fa notare che nel cielo ci sono tre enormi aquile. Io e Rai osserviamo e non mi faccio scappare nemmeno uno scatto. Peccato che le tre creature dall’apertura alare mastodontica si rivelino essere tre avvoltoi che ci danno il benvenuto nel villaggio… secondo voi saranno stati di buon auspicio? (n.b. Abbiamo scoperto che quando un buddista muore in alta montagna, viene fatto a pezzi dai compagni e abbandonato alle cure di questi simpatici uccellini…). Arriviamo all’Asia lodge: il posto è accogliente, pulito, la cucina buona, hanno belle ceramiche, pranziamo in sala panoramica con vista sul Nilgiri (oltre 7000 metri di altezza) e parliamo del più e del meno in attesa di mono, riso e patate.
Dopo il pisolino quotidiano, visitiamo il paese medioevale, il monastero, e poi io mi ritiro per un dolore al piede sinistro. Mauro e Rai come al solito non stanno fermi un attimo. Durante la cena dividiamo la tavola con un banchiere svizzero che si è preso due mesi di aspettativa per girare da solo, accompagnato da guida, portatore e cuoco, Nepal e Mustang. Questo posto è pieno di gente strana…. Lo saremo anche noi?

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