Torino, città turistica. Forse, un giorno. Sicuramente l’interesse (italiano e internazionale) per la nostra città sta aumentando in modo esponenziale grazie anche ai grandi eventi che nel tempo si susseguono sotto la Mole, ma per poter affermare di essere una città aperta al turismo estivo bisogna ancora fare passi da gigante.
E adesso vi spiego il perchè, secondo me. Sono rientrata in città anticipatamente dal mare per cause di forza maggiore (questa non è decisamente la mia estate) e, presa da una ventata di ottimismo, ho pensato di rincuorarmi provando a prenotare un ristorante stellato per trascorrere il pranzo del mio compleanno che è la prossima settimana.
In Torino città (non posso purtroppo allontanarmi molto per ora) ci sono 10 ristoranti con una stella Michelin: Cannavacciuolo Bistrot Torino (chiuso dall’8 agosto al 1 settembre); Carignano (chiuso tutto agosto); Casa Vicina (chiuso fino al 7 settembre); Condividere (chiuso tutto agosto); Del Cambio (chiuso dal 14 al 31 agosto); Magorabin (aperto ma solo a cena e il sabato a pranzo, Alleluja almeno uno l’ho trovato); Piano 35 (chiuso dall’8 al 24 agosto, che sfiga non ce la faccio per due giorni); Spazio 7 (chiuso dall’8 al 31 agosto); Unforgettable (chiuso tutto agosto); Vintage 1997 (chiuso tutto agosto). In provincia non va meglio: Trattoria Zappatori a Pinerolo (non sono riuscita a raggiungere il locale, ma qui ci sarebbero comunque cause di forza maggiore a giustificarne la chiusura), Ristorante Gardenia a Caluso (chiuso dal 15 al 26 agosto); La Credenza a San Maurizio Canavese (aperto – yeah – da giovedì a lunedì a cena e il sabato e la domenica anche a pranzo); Dolce Stil Novo alla Reggia (riapre il 26 agosto).
14 ristoranti stellati tra Torino e provincia e due soli aperti: uno in città e uno nella prima cintura. Questo il bilancio della mia ricerca e va anche detto che nella maggior parte dei siti internet dei ristoranti queste informazioni non sono segnalate, ma occorre andare a controllare sulle rispettive pagine social o, in alcuni casi, telefonare.
Indipendentemente dal mio compleanno (fortunatamente in città ci sono tanti buoni ristoranti non stellati aperti) la mia riflessione è molto semplice: il turismo enogastronomico (anche quello legato all’alta cucina) muove persone in tutto il mondo pronte ad affrontare centinaia di chilometri per assaggiare i piatti di quel ristorante o le pizze di quella pizzeria. Io stessa (e come me so che lo fanno in molti) prima di decidere una meta controllo quali ristoranti stellati ci sono in zona e molto spesso i miei viaggi sono organizzati sulla base del / dei locali da provare.
Scrive Il Sole 24 Ore in un articolo pre pandemia: La ristorazione stellata è un grande business ed ha una massiccia capacità attrattiva sui flussi turistici internazionali. La società di ricerca Jfc stima il giro d’affari complessivo 2017 dei ristoranti stellati intorno ai 400 milioni (+10,3%).
Io non so come funzioni nelle capitali del mondo nel mese di agosto e nemmeno nelle altre città italiane, ma sono sicura che fino a che ci precluderemo la possibilità di far venire i turisti nel periodo delle ferie anche per provare le nostre eccellenze enogastronomiche Torino resterà sempre una città di serie B; resterà una città (enogastronomicamente parlando) che vive della luce riflessa di quel bellissimo “colosso” che si chiama Langhe e che non ha bisogno di noi per farsi conoscere. Al contrario saremmo noi a dover sfruttare quella potenzialità, ma siamo lontani anni luce anche solo dal pensare che ciò possa avvenire.
Attenzione: la mia non è una critica ai ristoratori, ma più che altro a un sistema turismo che si muove, cresce, ma che a mio avviso ancora non riesce a strutturarsi e a fare sistema sfruttando le potenzialità del settore enogastronomico che, per i suoi prodotti (dal vino ai tartufi) fa del Piemonte una delle regioni italiane più apprezzate al mondo.
PS Buon compleanno a me!
2 risposte a “Torino, agosto e le stelle Michelin”
Concordo con il tuo scritto.
Ristoranti Stellati dovrebbero avere una visione allargata .
Si pensa che quasi tutti fanno vacanza a Ferragosto senza rendersi conto che la fascia che si muove in questo periodo ,spesso e’ anche la più debole economicamente,la più legata all”industria.
Scegliessi io di andare a provare l’esperienza di un ristorante stellato,andrei proprio nel periodo che la citta’si spopola per godermi meglio il tutto.
Ciao cara Sarah.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie mille Rina. Un abbraccio grande
"Mi piace""Mi piace"