La chiamano la “San Francisco d’Europa”: è Losanna, la città svizzera che si affaccia sulle sponde del Lago Lemano, apprezzata per la dolcezza della sua vita e per il grande fermento culturale che la contraddistingue. Capitale del Canton Vaud, Losanna è conosciuta per le sue tavole gastronomiche e per i suoi palazzi, i ristoranti alla moda, i boutique hotel, i numerosi festival all’aperto, i concerti, le opere, i balletti. Ma la capitale olimpica è rinomata anche per i vigneti del Lavaux, entrati a far parte del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Culla di svariate multinazionali, di scuole la cui fama varca i confini nazionali, di centri ricerche d’indiscusso prestigio mondiale, nonché sede di decine di federazioni sportive internazionali e numerosi istituti culturali, Losanna si distingue per la sua verve e per essere una città del tutto inaspettata a partire dalla sua collocazione geografica: distesa su un pendio cha raggiunge i 500 metri di dislivello tra la riva del lago e le colline dell’entroterra. La Cité è il suo cento storico dominato dalla cattedrale del XIII secolo abbellita da 4 torri e 105 vetrate: considerata uno dei più bei monumenti gotici d’Europa, possiede all’interno un originale organo disegnato da Giorgio Giugiaro ed è tappa del cammino di Santiago di Compostela. Dal cuore medioevale, la città vanta un magnifico patrimonio architettonico e artistico (per una guida speciale chiedete di Anna De Rosa Decoro dell’Association Lausannoise des Guides Touristiques), ma anche vie lastricate, botteghe, atelier artigianali e semplici bistrot.

E proprio la tavola è uno degli elementi più interessanti del fermento cittadino: che si tratti dei locali di tendenza del quartiere Flon o delle vicine campagne che circondano Losanna. I prodotti del territorio sono perlopiù una regola quotidiana, serviti nelle locande tipiche e nelle brasseries storiche come la Pinte Besson, aperta nel 1780: il luogo giusto dove mangiare la tradizionale fonduta Vaudoise, il Rösti o la Croûte au Fromage. I buongustai possono accompagnare il pasto con un Chasselas o un vino di altri vitigni coltivati sulle terrazze soleggiate del Lavaux o de La Côte, o ancora di una delle cinque storiche aziende vinicole che appartengono alla Municipalità. E se tra le specialità del territorio ci sono i filetti di pesce persico del lago, il salmerino e il coregone, il piatto tipico si chiama papet vaudois ed è a base di patate, porri e salsiccia al cavolo. E poi ci sono l’immancabile fonduta, la raclette, il dolce al succo di pere o mele, le torte e il cioccolato svizzero. Insomma l’enogastronomia fa parte della cultura di questo territorio come testimonia l’annuale appuntamento con Lausanne à Table, la manifestazione che da aprile a ottobre propone 100 date e una trentina di eventi dedicati al territorio e ai suoi prodotti gourmet.
Ecco qualche luogo che gli appassionati gourmet non possono perdere:
Luoghi gourmet
Auberge de l’Abbaye de Montheron
Poco lontano da Losanna esiste un luogo fuori dal mondo. Un vero e proprio angolo di paradiso frequentato dai losannesi per la sua quiete, la sua storia e la sua cucina. Si tratta de l’Auberge de l’Abbaye de Montheron, ristorante all’interno dell’area che a partire dal 1142 ospitò un importante monastero cistercense. Il luogo di per sé racconta una storia importante, fatta di religione e di riforma, e l’atmosfera qui è di assoluto impatto. Oggi il ristorante è gestito da Romano Hasenauer, cuoco svizzero che si occupa anche del vicino Chalet-des-Enfants, luogo prediletto di Coco Chanel che visse proprio in queste zone. All’Auberge de l’Abbaye de Montheron oggi lavora lo chef spagnolo Rafael Rodriguez che vanta esperienze da Paul Bocuse, dai Fratelli Roca e, in Italia, nelle cucine di Rocco Iannone. Il menù propone un’ampia selezione di prodotti locali che vanno dal pesce di lago (trota, coregone…) alle carni, dai legumi ai formaggi o all’acqua della sorgente di Jorat, poco lontana dall’Abbaye. Pur legandosi al territorio e strizzando l’occhio alla tradizione, la cucina qui è molto creativa e si avvale spesso di metodi di conservazione di epoca medioevale come le marinature o la lavorazione sotto sale.
Le Barbare
Chiunque decida di salire verso l’imponente Cattedrale di Losanna si imbatterà in questo luogo del gusto gestito da Marta Tombolan: una signora d’altri tempi che ha trascorso quasi tutta la sua vita all’interno de Le Barbare, prima con il marito e ora da sola. Il luogo è il posto giusto per una fumante cioccolata calda, servita con una panna deliziosa che Tombolan prepara fresca ogni giorno. Ma qui, oltre che per mangiare, si viene anche per conoscere Marta, per ascoltare i racconti di una donna che con la sua energia e la sua grande voglia di vivere ha rivoluzionato la sua vita e seguito il suo cuore.
Che cioccolato e Svizzera sia un connubio ormai comune è vero, ma è bene conoscere sempre i luoghi in cui comprare il migliore. È il caso de La Chocolaterie che fu fondata nel 1970 da Jean-Claude Currat. Oggi la gestisce con amore e determinazione una delle sue clienti, Mercedes Assal che, poco prima della sua imminente chiusura, decise di rilevarla e di imparare i segreti del cibo degli dei dal suo fondatore. E così qui, come un tempo, si producono ogni giorno a mano e con una lavorazione artigianale cioccolatini, praline, tavolette, frutta candita con cioccolato, ma anche gelatine e, in stagione, le griottes, ossia le ciliegie con cui si ricavano splendide confetture.
Ristorante e cocktail lounge, Eat Me è il luogo ideale per una serata trendy ma decisamente gourmet. Il locale nasce da un’idea di Serena Shamash: creare un ambiente dove servire il meglio della cucina del mondo in un’atmosfera conviviale ma elegante. E così qui si viene per catturare food souvenirs di ogni dove attraverso un apposito menù suddiviso in quattro regioni del mondo capaci di proporre dalla Tagine di agnello del Marocco al Ceviche peruviano, dalle specialità italiane a quelle indiane e giapponesi. Per ogni menù sono stati studiati ingredienti, gusti, preparazioni capaci di svelare in un’unica cena profumi e sapori internazionali e autentici.

Maude e Simon Vogel gestiscono questa azienda vitivinicola che dall’alto delle colline di Grandvaux domina il lago Lemano e la vicina Lutry. Fondata dal nonno dei fratelli Vogel negli Anni Trenta e poi passata in mano ai genitori, oggi l’azienda ha un’estensione di oltre 30 ettari e produce circa 250 mila bottiglie. Lo Chasselas è sicuramente uno dei vini di punta della cantina, ma hanno ottenuto riconoscimenti anche il Calamin Grand Cru e il rosso Gamaret.
Un consiglio: prima di salire verso Grandvaux fermatevi a Lutry e visitate la piccola bottega Le Paradis du Fromage che offre una gamma incredibile di prodotti caseari provenienti non solo dalla Svizzera, ma anche dall’Olanda, dalla Francia, dall’Inghilterra e dall’Italia.