Settimana intensa, giornate full. Sempre. Tanto lavoro, qualche piccola/grande soddisfazione. L’affetto della mia famiglia, che non manca mai.
Ho appena saputo che tre mie fotografie concorreranno al Leica Talent, wow ne sono felice. Come sono contenta che due di queste siano in mostra fino al 21 dicembre a Vigevano grazie ad un progetto di Silvia Capiluppi chiamato “Venti veggenti – Phi L Tra la Luce”. Sono andata sabato scorso all’inaugurazione e sono rimasta sorpresa di quanta magia ed emozione una mostra possa offrire. Ma chiamarla mostra è riduttivo. Si tratta di una installazione, di una performance che ha preso il via nel buio per svelare la luce. Interiore. Dell’anima. Le mie due fotografie sono state cucite insieme da Silvia con un filo rosso bellissimo che ha disegnato la croce della Camargue, quella che simboleggia fede, speranza e carità. Ed è la stessa croce che ho imparato a conoscere nel mese di maggio, quando con la mia amica Sophie Herin abbiamo deciso di andare a Saintes Maries de la Mer per il pellegrinaggio dei gitani, quello dedicato a Santa Sara. La nera.
Ma il richiamo di questa zona è stato forte per me. E in Camargue sono tornata ad agosto, in quel di Arles, per incontrarmi e scontrarmi con Eric Bouvet. Il suo essere così diverso da quello che mi aspettavo mi ha spronato a cercare una strada fotografica da percorrere durante quella settimana di workshop. Una strada tutta mia. E l’ho trovata realizzando questi scatti tra Marsiglia e Saintes Maries: “attimi di luce e di preghiera, attimi di me” come amo chiamarli.
Avrei voluto raccontare altro nel post di oggi, news legate al cibo, agli eventi, alle persone che ho incontrato tra Torino, Milano e nell’astigiano. Ma credo di non dover aggiungere altro. Solo le immagini. Questa volta eccezionalmente due.