
Me lo aveva detto, lo scorso novembre, Rasmus Kofoed che avrebbe voluto aprire un ristorante vegetariano. “A Copenaghen manca un ristorante di questo tipo – mi raccontò durante l’intervista all’interno del suo Germanium – e sto pensando che prima o poi lo farò. Un luogo dove la cucina sia semplice e stagionale come quella che preparo per la mia famiglia. A casa mangiamo sempre piatti vegetariani e ne sto raccogliendo le immagini perché mi piacerebbe realizzare un libro di ricette gustose, ma non legate al finedining”. Detto, fatto. Complice la situazione di lockdown che, a causa del covid-19, ha costretto i ristoranti di tutto il mondo a studiare soluzioni alternative per la ripresa, ecco che lo chef tre stelle Michelin, quinto al mondo nella classifica dei World’s 50 Best Restaurants il 4 giugno ha aperto il suo Angelika.

Angelika è un luogo informale che serve pasti sani esclusivamente a base vegetale. Il nome del locale, che si trova all’interno dello stesso Germanium, è un tributo alla madre dell’unico chef al mondo ad aver vinto il bronzo, l’argento e l’oro della più importante competizione internazionale di cucina ideata da Paul Bocuse nel 1987. E i tre Bocuse d’Or fanno capolino nella teca del ristorante, vicino alla vetrata e al camino. Il nome, dicevamo, è un omaggio alla madre, Gerd Angelika, che ha insegnato a Rasmus ad amare le verdure ed è una delle sue più grandi fonti di ispirazione da sempre. “L’apertura di Angelika – commenta – è in parte collegata al blocco degli ultimi due mesi a causa del coronavirus. Ho trascorso gran parte del tempo con la mia famiglia nella remota isola danese di Samsø, dove abbiamo avuto l’opportunità di cucinare molto insieme. I pasti includevano piatti come Patate novelle con olive, limone sottaceto e pepe nero o Asparagi arrostiti al forno con alghe, aglio orsino e fagioli cremosi, ma anche un Gelato a base vegetale con vaniglia e cioccolato molto amato dai miei figli. Non c’è dubbio – prosegue – che il blocco abbia contribuito all’apertura di Angelika: molti degli ospiti del Geranium provengono da tutto il mondo e probabilmente non potranno visitarci per un po’, per cui l’apertura di questo luogo è anche un ottimo modo per mantenere i nostri dipendenti e allo stesso tempo mostrare alle persone quanto possano essere deliziosi e nutrienti i pasti a base vegetale”, conclude Rasmus Kofoed.
Le erbe e le verdure servite all’interno di Angelika provengono da fattorie locali, mentre l’ispirazione per i piatti è raccolta dallo chef da suggestioni di tutto il mondo. Aperto per tutta l’estate da giovedì a sabato a pranzo, il menù prevede 8-9 portate con un costo di ca. 650DKK / 90 €. Una raccolta di ricette di Angelika è disponibile per gli ospiti perché possano cucinare i piatti assaggiati a casa e, il prezzo di acquisto del ricettario di 50DKK / 6 € , è interamente devoluto a una fondazione per la protezione della natura. Il ristorante Geranium prosegue invece la sua attività con le aperture dal mercoledì al sabato per cena.
Ecco, il Geranium è uno dei ristoranti dove spero di poter tornare presto. Un luogo dove il gusto e l’eccellenza vanno di pari passo con l’eleganza e la creatività, con l’armonia e la collaborazione, con l’energia di un grande gruppo di lavoro coeso e speciale guidato da Rasmus Kofoed e dal socio Soren Ledet. Tra loro c’è anche l’italiano Mattia Spedicato, giovane e talentuoso assistant restaurant manager del Geranium che, insieme a molti altri connazionali ha scelto la Danimarca e questo ristorante per costruire il suo futuro. Non vedo l’ora di tornare a trovarvi ragazzi: in bocca al lupo e… tenete duro!
Ps in foto alcuni assaggi della mia cena di novembre 2019.